Fondazione, Padania Acque, Comune e terzo settore insieme in un progetto che rappresenta un unicum in Europa
A due anni dalla sua costituzione, è tempo di bilanci per valutare i risultati ottenuti dall'attività di Banca dell’Acqua, Fondazione Onlus nata da un'idea di Padania Acque. Una valutazione più che positiva, come confermato nella conferenza stampa del 14 marzo: durante la fase di sperimentazione, avviata nel 2017, diciotto persone in condizione sociale di morosità incolpevole hanno risolto il loro debito nei confronti di Padania Acque, per un totale di oltre 26mila euro. Un ottimo risultato e una buona notizia per un’iniziativa che rappresenta un vero e proprio progetto pilota nell’ambito dell’idrico e un modello per l’Europa.
Se il 2017 si è concluso in modo positivo, gli obiettivi fissati per il 2018 sono ancora più ambiziosi: ai 21 progetti in corso, che si prevede di chiudere entro qualche mese, se ne dovrebbero aggiungere altri, tanto da arrivare, secondo Angelo Mantovani, presidente di Fondazione Banca dell’Acqua, alla risoluzione di circa una quarantina di casi di morosità incolpevole.
Parole di soddisfazione sono state espresse anche da Claudio Bodini, presidente di Padania Acque, e dall'Amministratore Delegato Alessandro Lanfranchi che, durante la conferenza stampa, hanno lanciato un appello ai rappresentanti provinciali del Secondo e Terzo Settore, perché agiscano non solo come operatori, ma anche come cassa di risonanza dell'iniziativa, attivando sinergie in tutto il territorio.