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Il video “basta mare di plastica” secondo classificato al premio “L’Italia che comunica” 2019

Una “coinvolgente esperienza dal vivo”. Con questa motivazione Padania Acque ha vinto il secondo premio per la categoria "L’Italia che comunica con Eventi Esperienziali” come “migliore campagna che utilizza al meglio l'attività di marketing esperienziale per raggiungere i suoi obiettivi promozionali: situazioni, stratagemma insolito o qualsiasi altra attività dal vivo che sconvolge l'ambiente dei consumatori per promuovere gli obiettivi chiave di un servizio”.

Padania Acque ha gareggiato insieme alla agenzia Don’t Movie di Milano, in una delle 14 categorie a concorso, aggiudicandosi la statuetta d’argento, un prestigioso riconoscimento conferito dalla Associazione nazionale delle agenzie di comunicazione UNA - Aziende della Comunicazione Unite - che premia il valore di creatività, strategia e risultati delle campagne di comunicazione realizzate in Italia.

“Basta mare di plastica”. Questo è il titolo dell’iniziativa, unica in Italia, con la quale Padania Acque ha voluto coinvolgere i cittadini della provincia di Cremona in una esperienza di sensibilizzazione ambientale: attraversare e nuotare in un mare di plastica. La società idrica cremonese, alla fine di giugno, ha simulato un vero e proprio mare di plastica, installando per una giornata, presso i giardini di piazza Roma a Cremona, una piscina gonfiabile di 40 metri quadrati riempita con 16.500 bottigliette di plastica. L’obiettivo di questa singolare iniziativa: condurre le persone in un percorso di consapevolezza dell’inquinamento causato dalle bottigliette usa e getta.

«Siamo particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto, che possiamo definire un “Oscar della comunicazione” e che valorizza ulteriormente l’impegno di Padania Acque fortemente e da anni impegnata nella diffusione di messaggi di sostenibilità ambientale – ha commentato il Presidente di Padania Acque Claudio Bodini. Il successo del video dimostra l’efficacia comunicativa del messaggio veicolato. Già durante le riprese ci eravamo accorti, dalle reazioni spontanee della gente, quanto fosse difficile immaginare la quantità di plastica che ognuno di noi produce in un anno di vita. Stupore e preoccupazione hanno condotto le persone attraverso un percorso di consapevolezza dell’inquinamento causato dalle bottigliette di plastica usa e getta. Il video ha portato anche a riflettere sulle soluzioni concrete da mettere in atto nel quotidiano: salvaguardare l’ambiente modificando le piccole abitudini quotidiane. Come? Basta riempire una borraccia con l’acqua del rubinetto, pura, sicura di ottima qualità, contribuendo a liberarci dal mare di plastica».

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